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Se stai leggendo questo articolo, significa che hai capito chi siamo e che vuoi sapere qualcosa di più su quello che facciamo. E questo è il posto giusto per scoprirlo.
La nostra pasticceria nasce con l’intento di offrire a tutti prodotti di qualità senza glutine, adatti anche alle persone celiache.
Ma che cos’è la celiachia? E cos’è il glutine?
Partiamo dalle basi!
La celiachia è una condizione infiammatoria permanente dell’intestino che lo rende definitivamente intollerante al glutine, in maniera più o meno grave.
L’ingestione di questa sostanza comporta un’infiammazione che causa danni notevoli ai tessuti dell’intestino, fino alla completa scomparsa dei villi intestinali, che sono i principali responsabili per l’assorbimento dei nutrienti introdotti attraverso il cibo. A lungo andare, quindi, la celiachia comporta anche l’impossibilità di assorbire sostanze nutritive fondamentali per il corretto funzionamento del corpo umano.
Il glutine, il motore scatenante di questo processo, è invece un complesso alimentare composto principalmente da proteine. Si tratta in buona sostanza della parte proteica contenuta in alcuni cereali, in particolare grano, frumento, segale, orzo, e spesso anche nell’avena.
Va da sé che il glutine si può facilmente trovare in tutta una serie di alimenti che fanno parte della nostra vita quotidiana, come per esempio il pane, la pasta, la pizza, i biscotti, e così via.
In realtà, però, il glutine ha una funzione essenziale all’interno di questi alimenti di base: è proprio questa parte proteica, infatti, che svolge il compito di nutrire l’embrione all’interno del seme durante la geminazione. In poche parole, se non esistesse il glutine, i cereali che abbiamo nominato poco fa non potrebbero crescere e moltiplicarsi.
E allora perché in alcuni soggetti il glutine scatena reazioni tanto gravi?
Cerchiamo di capirne qualcosa in più!
La storia della celiachia è parecchio antica, molto più di quanto si potrebbe immaginare. Basti pensare che già nella Cappadocia del III secolo si parlava di “koiliakos” per indicare chi soffriva proprio di questo disturbo.
Bisognerà tuttavia aspettare il 1856 perché venga coniato il termine “celiachia”.
Da questo momento in avanti, la ricerca delle cause di questa malattia diventò sempre più serrata, fino ad un tragico evento che finalmente chiarì molti punti fino ad allora rimasti insoluti. Solo nel secondo dopoguerra, infatti, a seguito di una carestia che colpì l’intera Europa settentrionale e che eliminò forzatamente i cereali dalla dieta della popolazione, si riuscì ad isolare l’elemento scatenante: il glutine, appunto.
Purtroppo, la celiachia dipende in buona parte dalla predisposizione genetica del singolo individuo. Nei soggetti con tendenza a sviluppare la celiachia, è il sistema immunitario a commettere “l’errore di valutazione” che sta alla base della reazione del corpo umano al glutine. Questa sostanza attiva le difese dell’organismo, portandolo a riconoscere come dannose determinate molecole dell’intestino, che vengono attaccate nonostante non rappresentino affatto un pericolo.
Ecco perché sono proprio i tessuti dell’intestino i primi ad essere danneggiati.
I sintomi che derivano da questo processo possono essere davvero diversi e variegati.
Tra i più comuni possiamo trovare:
La celiachia nella sua forma atipica, invece, presenta anche una serie di sintomi che vanno ben oltre l’intestino. Si possono infatti riscontrare:
e molti altri ancora.
Insomma, si tratta di una condizione che può portare ad avere difficoltà reali anche nella vita di tutti i giorni.
E non è nemmeno così rara come si potrebbe pensare.
Si stima infatti che solo in Italia la celiachia colpisca all’incirca 400/600.000 persone, vale a dire un individuo su 100/150. E questo dato è ancora più impressionante se si considera che è calcolato sulla celiachia diagnosticata, senza tenere conto di tutti quei soggetti che ci convivono per anni senza saperlo, semplicemente perché nel loro caso i sintomi sono rimasti molto leggeri.
Fortunatamente, ad oggi questa condizione può essere trattata grazie ad un costante controllo della propria dieta, eliminando completamente dalla propria tavola tutti gli alimenti contenenti glutine. In questo modo è possibile non solo eliminare tutti i sintomi, ma anche (con il tempo) ricostruire i tessuti intestinali che sono stati danneggiati.
Questo naturalmente significa cambiare completamente stile di vita, privilegiando una dieta bilanciata che si concentri su frutta, verdura e proteine animali e vegetali, ma anche altre forme di carboidrati, quali il riso, il mais e le patate, che non contengono glutine e che possono quindi essere mantenuti. Ma approfondiremo meglio questo argomento in un prossimo articolo.
Esistono poi numerosi alimenti sostituivi, che si propongono di utilizzare cereali alternativi oppure deglutinati grazie a un procedimento chimico o fisico, così da poter essere tollerati da chiunque.
Insomma, per fortuna oggi esistono davvero moltissime soluzioni per poter vivere al meglio questa condizione, concedendosi anche qualche golosità.
Ed è proprio qui che arriviamo noi!
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